Per un futuro di speranza
di Diletta Nicastro
ROMA – Il 7 ottobre appena passato si è svolto presso il teatro dell’istituto, abbellito dallo splendido murale dipinto da Suor Massimiliana che ritrae l’isola di Bled in Slovenia, un incontro formativo per celebrare l’apertura del nuovo anno scolastico.
Moderato da Suor Paola, Direttrice didattica, l’incontro ha visto come ospite d’onore il dottor Leonardo Alessi, Presidente della Fondazione ‘Scuole Libere’ e Presidente della FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) della Toscana.
Il relatore ha incentrato la sua riflessione sul futuro dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù, che, dopo oltre 50 anni di passato glorioso (e 150 anni di esperienza in cui la Congregazione prepara i giovani alla vita), volge lo sguardo verso i prossimi anni con invariata energia per continuare il proprio metodo educativo incentrato sulla persona e le sue capacità, con una cura e un’attenzione particolare verso ogni bambino. Per usare le parole pronunciate in apertura da Suor Maristella, la Superiora regionale, si trattava di un incontro per “condividere i sogni che custodiamo per i nostri alunni”.
L’intervento del dottor Alessi si è articolato in due parti.
In principio ha fatto un excursus sulle note difficoltà attraversate dalla scuola paritaria cattolica in Italia: “Fin da giovane ho visto che all’interno delle scuole paritarie cattoliche vi era una bellezza profonda, ma che spesso molte realtà erano costrette a chiudere per una serie infinita di ragioni. E, da grande, ho scelto quindi di lavorare per consigliare cosa fare affinché questo non accada”.
Per poi passare all’approfondimento della situazione presente del nostro istituto: “Le suore di questa scuola tengono moltissimo al loro compito educativo, perché qui hanno speso tutte le loro energie e ne hanno fatto una missione di vita. Si impegnano per una scuola che formi persone per il futuro, per essere un punto di speranza in un mondo in cui tutto sembra vacillare. Con immutata passione sono pronte ad affrontare i problemi che sempre più profondi stanno attraversando l’Italia”.
Nello specifico il dottor Alessi tiene a sottolineare che i problemi non sono legati al Covid-19, ma sono di molto più preoccupante penetrazione: “Due sono i punti salienti: il decremento demografico e la crisi economica. E come ogni buon educatore che si rispetti, bisogna anticipare il futuro ed agire di conseguenza. Ascoltare le esigenze di tutti ed adattarsi al cambiamento per capire cosa succederà, per comprendere cosa deve essere cambiato, migliorato o corretto. Una scuola è un organismo vivo che deve avere la forza di adattarsi continuamente”.
La parola è quindi passata ai numerosi genitori presenti (sia della materna che della primaria), che hanno raccontato la loro esperienza e i loro sogni per il futuro, regalando un feedback emozionante e positivo a chi in questa scuola ha messo il cuore da oltre 50 anni.
Da chi sogna che si possano aprire le medie per allungare il percorso formativo a chi ha lodato i magnifici spazi all’aperto in cui i bambini possono giocare ed entrare in contatto con un giardino unico; da chi ha ricordato come qui i bambini (e i genitori) sono ‘persone’ e non ‘numeri’, favorendo un rapporto che permette una crescita costante, a chi ha rimarcato di come i bambini (“la vera cartina di tornasole di una scuola”) sono sempre felici di andare a scuola e non vorrebbero mai andar via; da chi ha segnalato come gli ex alunni non abbiamo mai avuto problemi di nessun tipo alle medie e alle superiori (indipendentemente dall’indirizzo scelto) a chi ha sottolineato che al termine dello scorso anno praticamente tutti gli studenti hanno preso il massimo dei voti al diploma Cambridge.
Il problema maggiormente denunciato? La scarsa comunicazione verso l’esterno per far conoscere quello che accade tra queste mura.
Il dottor Alessi, rimasto positivamente impressionato dal così ampio e profondo consenso manifestato dai genitori, ha sintetizzato il contributo espresso, evidenziando che “emerge un dato molto positivo sul clima in cui i bambini crescono in questa scuola, tanto che vengono tutti molto volentieri” e che “occorre sicuramente curare la comunicazione per raccontare il bene che si fa, investendo sempre di più per promuovere la scuola nelle sua attività, dando sempre più spazio alla figura del media manager”. Si è infine soffermato nel sottolineare che “il futuro della scuola è delle insegnanti laiche, che devono essere scelte con cura affinché condividano gli obiettivi educativi che da sempre caratterizzano questa scuola” e che bisogna “impegnarsi tutti per incrementare la popolazione scolastica, usando anche la fantasia per arrivare ai posti più ‘strani’ o ‘impensabili’ per trovare nuove iscrizioni, con l’obiettivo non celato di continuare a mantenere delle rette accessibili a tutti”.
L’incontro si è concluso tra buoni propositi e l’elenco di azioni già in atto per essere sempre più al passo dei tempi: pagine social ancor più attive, Open Day più imponenti, iniziative extra-scolastiche più ricche, progetti a livello nazionale e l’entusiasmo generale dei genitori affinché ogni giorno di più “la scuola comunichi il bello che fa”, per usare le parole pronunciate da suor Maristella quando ha salutato i presenti nel suo discorso di chiusura.
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