Emanuela Zavatta
Fede e tenacia per costruire un mondo migliore
di Diletta Nicastro
E’ nata a Roma l’8 gennaio 1997, si è laureata nel marzo 2021 in Scienze della Formazione Primaria a Roma Tre con una tesi sulla storia della scienza nella formazione primaria, ha un passato (e un presente) nella ginnastica ritmica e una passione per l’insegnamento, nata facendo scout. Questo e molto altro è Emanuela Zavatta, la maestra che ha preso in mano i bambini della prima elementare, con l’obiettivo di educarli non solo in base a quello che si impara sui libri, ma anche sull’importanza di formare una comunità di classe in cui tutti si possano affidare agli altri, crescendo insieme nella fede e nello sport.
La decisione di diventare maestra nasce a 17 anni.
“Prima il mio sogno era laurearmi in Medicina, poi tutto è cambiato quando, nel contesto scout, sono capitata nel branco di terza, quarta e quinta elementare. Occuparmi di questi bambini mi ha dato moltissimo e mi ha fatto nascere la voglia di diventare maestra, per costruire insieme un mondo migliore”.
La tua prima esperienza risale all’anno scorso.
“Mi è stata affidata una quinta elementare in una scuola pubblica a Roma Est. E’ stata quell’esperienza a far nascere in me la preferenza per un percorso più stabile, perché ho pensato a tutto quello che avremmo potuto fare insieme partendo dalla prima e guidando con costanza i bambini”.
E in quei giorni una certa Azzurra Chiaramonti, tua amica nel gruppo scout, ti parla dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù…
“Mentre mi raccontava la sua esperienza appena iniziata, ho compreso subito le potenzialità di questa scuola. Il clima sereno, il rapporto armonico che si crea tra tutti: il corpo docente, gli alunni, i genitori. Era una scuola diversa, che mi ricordava la realtà in cui ero cresciuta, perché anche io ho studiato in una scuola paritaria. A Natale dello scorso anno ho fatto i colloqui con suor Paola ed è andata bene. All’inizio del 2021 sono stata presentata ai genitori. Credo fermamente in questa scelta”.
A settembre è iniziato l’anno… ma Azzurra non c’era!
“All’inizio ero un po’ spaventata per questo, ma ho subito creato con Anna Laura un ottimo legame, così come con tutto il corpo insegnanti, molto più esperto di me. Le suore sono sempre pronte ad elargire consigli e ad essere vicine, senza però mai invadere lo spazio. E’ un clima molto sereno, il che è fondamentale per affrontare l’anno con questa classe, impegnativa ma molto motivata e pronta”.
A scuola non ti occuperai solo dell’insegnamento della I elementare, ma anche del corso di ginnastica ritmica.
“Ho iniziato a praticare questo sport proprio nella scuola paritaria che ho citato prima e da allora non l’ho più abbandonata. C’è stato un periodo in cui mi allenavo anche tutti i giorni. Ora sono giudice ed ho iniziato il percorso di allenatrice. Far entrare lo sport nella scuola è a mio avviso importantissimo, perché dà tantissimo. Lo sport è un grande valore che non deve mai essere messo da parte. La ginnastica ritmica insegna la tenacia, perché è importante provare e riprovare per raggiungere il meglio per un esercizio che dura un minuto e mezzo. E’ una palestra di vita, che insegna a sperimentare, creare ed aggiungere qualcosa di proprio”.
Oltre alla ginnastica ritmica, quando eri alle elementari sei entrata in un gruppo scout, che non hai mai lasciato.
“Ero in terza elementare e il gruppo è diventato una seconda famiglia. Mi ha insegnato molto a livello di autonomia, a gestirmi da me. Mi ha educato a guardarmi attorno e a creare dei legami forti”.
Con gli scout sei andata in pellegrinaggio a Santiago…
“Sono molto credente ed è stato un viaggio che mi ha cambiato la vita. Mi ha fatto riflettere sui miei valori”.
La fede per te è fondamentale e la riverserai anche nell’insegnamento.
“La fede sta in ogni cosa e quindi anche nel mio lavoro di insegnante. E’ fondamentale per creare un rapporto forte tra i compagni e per riconoscere i valori di riferimento attorno ai quali costruire la nostra vita. Bisogna imparare ad affidarsi e a creare una comunità di classe. Non siamo qui solo per studiare sui libri di scuola, anche per vivere insieme”.
Raccontaci un po’ i tuoi gusti. Quali sono i tuoi libri preferiti? Film?
“Da piccola non leggevo, ora invece non riesco a smettere. Amo i classici. Mi piacciono le descrizioni degli ambienti e dei contesti in cui sono svolti. Se dovessi citare un autore direi Dickens. Per quanto riguarda i film, mi piacciono i period, sempre per la ricostruzione delle ambientazioni, e i film con le sceneggiature argute. Ho amato Viaggio al centro della terra (2008) e la serie di Sherlock Holmes con Robert Down jr e Jude Law”.
Concludo con una domanda un po’ inutile, ma avendola fatta ad Anna Laura, la faccio anche a te. Quale è stata la medaglia azzurra che più ti ha entusiasmata durante l’estate appena conclusa?
“Ovviamente è stato il bronzo della squadra di ritmica alle Olimpiadi di Tokyo. Le gare sono state nel cuore della notte e ci siamo svegliati per vederle tutte in diretta. E’ stata un’emozione fortissima. Da piccola il mio sogno era quello di vincere una medaglia olimpica ed è stato bello vedere come loro siano riuscite a realizzare quel sogno”.
Un ultimo saluto in cui ci rivela che il suo attrezzo preferito è la palla (“per me la palla è un sogno”), poi Emanuela torna alla sua piccola grande classe dove è appena iniziato un percorso che li porterà lontano…